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Il risultato di un prestante pavimento in resina ha sicuramente sotto di sé un sottofondo in ottimo stato e ben preparato, per questo la fase di valutazione del sottofondo prima dell’applicazione della resina è un’azione necessaria.

Risulta così obbligatorio effettuare un sopralluogo per valutare visivamente la superficie da trattare e in alcuni casi, in base alle tipologie delle superficie su cui intervenire, valutare anche un’ispezione strumentale.

È infatti importante la valutazione del supporto in tutte le sue sfaccettature, pavimenti con risalite di umidità, intrisi di olio o grassi, pavimenti contaminati da sostanze corrosive ecc. questi, dovranno essere attentamente valutati.

 

Ecco le diverse tipologie di preparazioni della superficie che Pavimart esegue:

Carteggiatura

È un trattamento eseguito con carteggiatrici orbitali (monospazzole). Possono essere impiegati dischi o tazze che utilizzano come abrasivo il carburo di silicio o corindone, ma anche carte e reti abrasive.

L’azione, che coinvolgerà strati molto superficiali (pochi μm), sarà tanto più completa e omogenea quanto più planare sarà la superficie. Spesso i macchinari sono predisposti per l’utilizzo con idonei sistemi d’aspirazione. Questo trattamento richiede un’attenta pulizia finale.

-Levigatura

È un trattamento che si esegue con macchine a rotazione sull’asse verticale. Possono essere monodisco oppure planetarie (a più dischi controrotanti).

La possibilità di ottenere una superficie uniforme e planare rende questa tecnologia ideale per le preparazioni in vista dell’applicazione di rivestimenti a basso spessore, per la rimozione di strati superficiali e irregolarità, per la rimozione di colle e vernici, per l’irruvidimento di piastrelle, gres e per la molatura di pavimentazioni in marmo, granito o con sistema “Terrazzo”.

La loro estrema versatilità è riconducibile al fatto che sui dischi possono essere montati vari tipi di utensili diamantati a legante metallico o resinoide, di varie tipologie di durezza in relazione alla consistenza della superficie da trattare e di varie grane in relazione al grado di finitura desiderato.

È possibile utilizzare utensili posizionati a taglio PCD (Poly Crystalline Diamond) che lavorando a strappo permettono di rimuovere anche bassi rivestimenti e materiale elastico, e particolari rulli a bocciarda, muniti di inserti in carburo di tungsteno per rimozioni o irruvidimenti più incisivi.

Tutta la lavorazione in assenza di polveri.

-Pallinatura

È un processo meccanico basato sul principio della sabbiatura che utilizza graniglia metallica invece che sabbia.
Il materiale abrasivo, proiettato attraverso una turbina, impatta sulla superficie e, per effetto del rimbalzo e dell’azione aspirante del sistema, ritorna nel macchinario insieme alla polvere asportata. La graniglia abrasiva, all’interno dell’attrezzatura, viene separata dal materiale asportato mediante un giro forzato.
La polvere risultante dalla lavorazione viene convogliata, sempre dal sistema d’aspirazione, in un apposito raccoglitore per lo smaltimento successivo, mentre la graniglia abrasiva ritorna nella turbina.

Il profilo dell’irruvidimento superficiale è determinato dalla dimensione della graniglia impiegata, dalla quantità proiettata sulla superficie e dalla velocità di avanzamento del macchinario.

L’operatore valuta e definisce tali variabili agendo sull’attrezzatura, utilizzando la sua esperienza e professionalità.

Tutta la lavorazione in assenza di polveri.

-Fresatura

Si tratta dell’asportazione di uno strato superficiale della pavimentazione, la cui profondità può essere regolata grazie ad apposite leve presenti sull’attrezzatura.

Le attrezzature consentono di eseguire, secondo le esigenze, sia interventi di semplice abrasione sia di asportazione di più alti spessori (anche 7÷8 mm per passata, in relazione alla durezza della superficie, al peso e alla potenza dell’attrezzatura e alla velocità di avanzamento). Possono eseguire scanalature, ad esempio a ridosso di giunti ammalorati, raggiungendo profondità fino a 20 mm.

Facili da utilizzare, sono anche strumenti molto versatili perché, sostituendo semplicemente gli utensili, permettono di ottenere risultati e profili, in termini di ruvidità e/o rugosità, molto diversi.

Tutta la lavorazione in assenza di polveri.

– Rimozione linoleum, piastrelle, moquettes con Stripper

La Stripper è un macchinario dotato di uno scalpello che attraverso un’azione meccanica ripetitiva va a scalfire e rimuovere pavimenti e rivestimenti. Risulta ideale nell’ambito degli interventi di ristrutturazione che prevedano l’asportazione di vecchi rivestimenti.
Questo macchinario è molto efficiente, silenzioso e facile da utilizzare. Può essere impiegato per la rimozione di moquette, linoleum, vinil-amianto, PCV, gomma, resine, impermeabilizzanti, piastrelle, parquet….

Opera senza emissioni ed è estremamente silenzioso. Questo consente di intervenire anche in ambienti commerciali e produttivi con altro personale nelle vicinanze.

Effettua in modo efficace ed efficiente la rimozione di rivestimenti incollati come linoleum, moquette, vinil-amianto, PCV, gomma, resine, impermeabilizzanti, piastrelle, parquet.

La Stripper uomo a bordo è l’ideale per interventi su superfici di medie e grandi dimensioni.

E’ progettato per passare attraverso porte standard e poter accedere senza difficoltà ad ascensori e montacarichi. Per questa ragione risulta ideali anche per interventi ai piani ed in aree ristrette.
In funzione del tipo di pavimentazione da rimuovere e del modello utilizzato, sono a disposizione lame di diversa lunghezza, spessore e design per affrontare al meglio le diverse situazioni.

 

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